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Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2025
XXXI Edizione

Ultimo aggiornamento: 14 Maggio 2025
Clicca qui per il bando completo del concorso
Andamento del concorso:

  • La scadenza prevista del 30-12-2024 è stata prorogata al 30-01-2025
  • Resi noti i risultati in data 14-05-2025 – I lavori di valutazione delle opere sono iniziati il10-02-2025.
  • La consegna dei premi avverrà a Melegnano nel mese di febbraio-marzo 2026. I premiati verranno tempestivamente avvisati.

  • Risultati

    I risultati della XXXI Edizione del Premio Jacques Prévert 2025


    Sezione Poesia


    La Giuria della Sezione Poesia del Premio Jacques Prévert 2025, presieduta da Serena Bartoli, dopo attenta valutazione delle opere pervenute, rende nota la graduatoria finale:


    Opera 1^ classificata «Filo d’oro» di Marilena Parro Marconi, Sacile (PN). Vince: Targa Jacques Prévert – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 100 copie all’Autrice – Attestato di merito.
    Questa la motivazione della Giuria: «Col “tempo che scorre rapido come un torrente che sospinge avanti anche quando mi fermo”, cosa rimane di un’esistenza? Tante piccole cose della quotidianità, piccole ma non per questo insignificanti, che riprendono vigore attraverso frammenti di memoria: echi del passato, gocce di vita, foto ingiallite, vecchi e nuovi legami, in un continuo intreccio di passato e presente. Il passato è presente, perché non ci abbandona mai, costantemente riporta alla luce “un legame invisibile… un vincolo inestinguibile. Il filo d’oro dell’Amore”, il solo capace di vivificare un’esistenza e di mantenere vivo il più profondo dei ricordi, quello per la propria madre. La preponderanza del rapporto madre/figlio è evocata anche, in modo suggestivo, in una lirica in cui l’autrice spostando lo sguardo dalla soggettività all’attualità, descrive un’attraversata tragica su un barcone di una madre che si vede strappare dalle braccia il suo bambino a causa dell’impeto del mare. È il filo d’oro dell’Amore che consente di uscire dal recinto del proprio Io per unirsi e condividere il dolore dell’altro.
    In questa raccolta evidente è la propensione della sua autrice a guardarsi dentro là dove fa male. Mettersi a nudo per scoprire fragilità e debolezze che però non deprimono o alimentano pensieri negativi, al contrario, c‘è sempre uno spiraglio di luce che accende l’invisibile, quel bisogno di Amore che racchiude l’essenza dell’anima e che dà senso al nostro Essere.
    È anche importante evidenziare il sapiente uso delle parole, sempre fortemente evocativo ed efficace, capace di esprimere la percezione delle emozioni vissute». Serena Bartoli


    Opera 2^ classificata «Tra la vigna e il mare» di Giorgio Valdes, Sestu (CA). Vince: Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 50 copie all’Autore – Attestato di merito.
    Questa la motivazione della Giuria: «Un’esistenza forse al tramonto, quando può diventare inevitabile proiettarsi verso l’infinito e ripercorrere come dice l’autore la “mia vita come un tratto di pennello che compone il dipinto sulla tela del tempo”. Il tempo di una vita può trovare una sua rappresentazione in quella parabola delle stagioni o in quel piano inclinato lungo il quale “dall’aurora al tramonto… scendono a valle le illusioni sino al lago degli affanni e alla foce nel mare dei sogni”. Ma il piano inclinato della vita si può anche risalire “contro il fluire del tempo” se ci accompagnano passioni, dolore, e amore. In questi versi può condensarsi il senso di questa raccolta e la visione esistenziale del suo autore. Una visione dolente ma anche combattiva, in alcuni tratti addirittura eroica, che attinge a una profonda conoscenza e consapevolezza di tutto ciò che sostanzia l’esistenza di un uomo. Il pensiero si muove oscillando tra opposti. Incontriamo albe e tramonti, cielo e terra, voli e precipizi, inverni e primavere, sollievo, poco, e sofferenza, tanta, che desta nell’autore molti interrogativi: è forse la via del riscatto che accende la speranza e ci libera dalla commiserazione.“Sei tu la porta verso l’infinito? Talvolta la sofferenza ci ripiega, lo sguardo non è più capace di incontrare quello degli altri e diventiamo preda dei rimpianti, eppure “la mente pulsa di emozioni” e questo ci rende ancora vivi “curvando la memoria” verso i ricordi.
    L’autore riesce sempre a dare voce alle proprie emozioni, attraverso un linguaggio potente che imprime forza evocativa e profondità al suo vissuto». Serena Bartoli


    Opera 3^ classificata «Una piccola storia» di Giuseppe Murro, Aquino (FR). Vince: Pubblicazione di un quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 50 copie all’Autore – Attestato di merito.
    Questa la motivazione della Giuria: «L’Amore può essere un’illusione ad ogni età. Ma la sua illusorietà è più potente in età avanzata? Verrebbe da rispondere No, quando chi gli dà voce è capace di guardare alla vita con occhio esperto e svelare tutti gli inganni che si nascondono dietro questa universale passione. E, a questo punto della ricostruzione intima di questa “piccola storia”, all’autore torna alla memoria il mito: anche lui, come Ulisse, potrà resistere al canto illusorio e incantatore delle Sirene, se riuscirà a “visitare altre terre, cercare un diverso orizzonte, tentare altre rotte per un nuovo destino”.
    La vecchiaia non sembra affatto essere un ostacolo in più al superamento della delusione che deriva dalla fine di una fugace storia d’amore. Certo traspare talvolta “un dolore acre” metabolizzato dalla consapevolezza che deriva dall’esperienza. Non è piccola questa storia d’amore, bensì grande per la forza e la lucidità che l’accompagna, piuttosto può definirsi breve, perché forse durata solo un anno, come indicato nelle poesia in cui la successione dei mesi, da gennaio a dicembre, sta a indicare i momenti più significativi di questa vicenda sentimentale, che si dipana in un lento crescendo di passione per poi lentamente declinare fino a che “tu non mi hai più detto che mi amavi, io non ho mai più potuto dirti che t’amo…”». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «La tredicesima luna» di Diego Baldassarre, Pistoia (PT).
    Questa la motivazione della Giuria: «Componimento a tre voci: un padre, una madre, una figlia. Per raccontare la cronaca di una nascita per la piccola Luna e di una ri-nascita per i suoi genitori. La narrazione a tre voci può efficacemente evidenziare i tre punti di vista della storia; anche Luna prenderà la parola al suo settimo compleanno. Le emozioni dei tre protagonisti sono affidate ad un linguaggio spesso iper- realista, che nulla toglie all’effetto poetico ma al contrario lo rafforza, dimostrando che per fare poesia serve toccare la corda della semplicità, dell’immediatezza, senza perdersi dietro vani intellettualismi». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «L’odore del cielo» di Patrizia Berlicchi, Roma (RM).
    Questa la motivazione della Giuria: «Una raccolta di emozioni che emoziona fortemente, che riesce a dare senso ed esprimere il significato più profondo della poesia. Infatti è la poesia che “ti cinge… ti assedia con la grazia e la bellezza, ti sorprende, ti lascia appena il tempo di un dolore in fondo… poi riprende”. È qui che ritroviamo tutta la forza evocativa della parola che placa il dolore e cura». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Desiderio di infinito» di Maria Colombo LGE, Bovisio Masciago (MB).
    Questa la motivazione della Giuria: «Fame, malattie, sofferenze condannano l’essere umano a vivere la vita in uno stato di torpore e di arrendevole assuefazione. Ma se una voce arriverà a svegliarci emergeremo da questo “fiume di morte” e splenderà una nuova luce a restituirci gioia e speranza, liberandoci appunto da un destino di morte, per indicarci un orizzonte infinito di pace. Questo il significato complessivo della raccolta che condensa tanti significanti legati a ricordi drammatici di vita intensamente vissuta, evocati senza disperazione perché sorretti da una profonda spiritualità e fede». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Poesie oniriche» di Rita Di Domenica, Pavia (PV).
    Questa la motivazione della Giuria: «Dolore, solitudine sono sopportabili solo nella condivisione. Vivere nella solitudine è tempo “sbriciolato”, sprecato. È meglio sentire “… dentro me un popolo sommerso un’umanità che scalpita… Un pullulare di vita sepolta che la mia me di oggi non ascolta” ma che fa comunque sognare, nell’attesa di una nuova “epifania“». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Strana fiaba la vita» di Fiorenza Fornasari, Piacenza (PC).
    Questa la motivazione della Giuria: «Dietro un’apparente calma costituita da dissolvenze, colori tenui, luci e ombre, si nasconde una sottile inquietudine, mossa da una continua ricerca di senso di questa “strana fiaba” che è la vita. Così nonostante le inevitabili asperità dell’esistenza può sempre essere “di nuovo primavera“». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Ovunque tu sia» di Maria Vittoria Grieco, Gerenzano (VA).
    Questa la motivazione della Giuria: «Questa raccolta trova la sua ispirazione da un profondo dolore che dimostra come una perdita possa essere una grande occasione per crescere e migliorarci. Pensiamo di essere abbandonati ma non è così, il ricordo di una persona tanto amata e fondamentale per la nostra vita è una presenza costante, ogni cosa ci parla di lei, ci cammina a fianco indicandoci la strada da percorrere, infondendoci coraggio e determinazione appunto “ovunque tu sia“». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «L’ala del pensiero» di Rosina Paletta, Crema (CR).
    Questa la motivazione della Giuria: «Sicuramente l’amore è il tema dominante di tutta la raccolta. L’Amore, il più universale dei sentimenti e il più duraturo, è qui cantato attraverso molteplici sfumature emozionali: da momenti di sensualità e passione, ad altri di smarrimento e smania per un distacco troppo improvviso, anche perché il tempo in amore perde la sua dimensione cronologica per assumerne una tutta soggettiva. Questi stati d’animo si susseguono in un ritmo incalzante e valorizzati talvolta dall’uso dell’anafora». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Cosa pensa una pecora sdraiata sullo scoglio» di Giuseppe Pinelli, Potenza Picena (MC).
    Questa la motivazione della Giuria: «La raccolta è una meditazione dolente e lucida sulla condizione dell’uomo contemporaneo. Per questo lo sguardo dell’autore non può non cogliere i segnali di una profonda solitudine delle nostre esistenze, vissute nelle nostre case, sigillate, perché sono cessate le relazioni, si sono svenduti i sentimenti ed estinte le emozioni. Che cosa rimane? I ricordi del passato raccolti in un album di famiglia, scene di vita paesana che ci catturano per la loro autenticità. Allora un rimedio c‘è per salvarsi da tutto ciò che ci sta distruggendo e restituendo solo “relitti” umani: tornare all’essenziale per ritrovare la felicità». Serena Bartoli


    Opera Segnalata dalla Giuria «Airone americano» di Andrea Sponticcia, Apecchio (PU).
    Questa la motivazione della Giuria: «L’autore di questa raccolta ci parla di America, sua patria d’adozione, in particolare della città di Chicago, dove ha vissuto buona parte di questa esperienza. Ci parla della sua folgorazione per questo straordinario paese che ha coinciso con l’innamoramento per sua moglie. Le immagini scelte per raccontarci questo mondo sono spesso le più crude che testimoniano una realtà difficile e a tratti violenta, a cui si adegua un linguaggio altrettanto duro. Perché d’altra parte edulcorare l’esperienza di un senza tetto o di una prostituta morta suicida? Non mancano echi delle proprie origini, il paese marchigiano di Apecchio. Così nell’“airone americano” si esprime la sintesi di due culture ed esperienze, quella italiana e quella americana». Serena Bartoli


    Alle opere Segnalate dalla Giuria oltre ad Attestato di merito, vengono offerte vantaggiose proposte di pubblicazione con l’assegnazione di copie in omaggio, in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit. A breve verrà inviata agli Autori premiati comunicazione in merito al successo conseguito a mezzo email.


    La Giuria ha inoltre selezionato una rosa di opere meritevoli alle quali viene offerto di pubblicare in volume con la casa editrice Montedit e di avere copie in omaggio. Nei prossimi giorni verrà inviata a mezzo email comunicazione con dettaglio agli Autori.




    La Giuria della Sezione Narrativa del Premio Jacques Prévert 2025, presieduta da Massimo Barile dopo attenta valutazione delle opere pervenute, rende nota la graduatoria finale:


    Opera 1^ classificata «Hotel di Buona Speranza» di Domenico Corna, Cividate al Piano (BG).
    Questa la motivazione della Giuria: «Domenico Corna propone un romanzo decisamente interessante e coinvolgente che diventa testimonianza narrativa della sua grande capacità di scrittura sempre protesa a suscitare l’animo con intense emozioni
    Durante il processo narrativo si susseguono sorprendenti incontri con una prodigiosa galleria di personaggi che illuminano la scena: dalla giovane Rose all’“Uomo misterioso” che si paleserà nelle pagine finali del libro.
    L’intenzione più profonda di Domenico Corna è far emergere la consapevolezza che, nella vita, è fondamentale guardare dentro sé stessi e scoprire il proprio destino: come il famoso musicista in fuga dalla sua condizione esistenziale perché percepisce che il destino gli ha riservato un percorso diverso.
    Il simbolico Hotel di Buona Speranza diventa il luogo salvifico capace di “cambiare” la vita». Massimo Barile


    Opera Segnalata dalla Giuria «Viaggio al termine del tempo» di Maurizio Massaroni Ferrante, Roma (RM).
    Questa la motivazione della Giuria: «Il romanzo di Maurizio Massaroni è ammantato di un’atmosfera misteriosa ed enigmatici personaggi che creano un alone oscuro sulle vicende ancor più strane che si susseguono8 nel corso della narrazione.
    Nel dipanarsi della complessa trama emerge un mondo parallelo ed onirico, una nuova dimensione dove tutto può succedere, e si evidenziano riferimenti al mistero del tempo, oltre a numerose riflessioni relative al concetto stesso di tempo: non a caso alcuni eventi tragici costellano la storia che vede come protagonista una sorta di simbolico “viaggiatore nel tempo“». Massimo Barile


    Opera Segnalata dalla Giuria «Dante Serparo, capitano dei carabinieri» di Stefano Paolini, Marino (RM).
    Questa la motivazione della Giuria: «Stefano Paolini propone una raccolta di racconti polizieschi che vedono come protagonista delle indagini il capitano dei carabinieri Dante Serparo, alle prese con complesse indagini che richiedono tutta la sua esperienza ed il suo intuito investigativo.
    La scrittura risulta coinvolgente e costantemente protesa a scandagliare il mondo interiore dei vari personaggi che si susseguono sulle scene dei crimini.
    Il racconto che apre la raccolta rappresenta simbolicamente le intenzioni narrative di Stefano Paolini: analizzare il comportamento e percepire gli stati d’animo dei vari personaggi attraverso un attento studio psicologico, creando una miscela di illuminazioni letterarie e sorprendenti colpi di scena». Massimo Barile


    Opera Segnalata dalla Giuria «Binario rosso sangue» di Fabiano Pini, Cascina (PI). Questa la motivazione della Giuria: «Fabiano Pini propone un romanzo avvincente che alterna continui colpi di scena grazie ad una scrittura attenta ed efficace capace di regalare un interessante intreccio narrativo.
    La vicenda ha inizio con gli scavi per la nuova metropolitana nella città di Pisa quando viene ritrovato il cadavere di un perito chimico che lavora per l’azienda impegnata in tale progetto.
    Il commissario Terminetti svolge la sua complessa indagine che sarà costellata da altri omicidi, intricate vicende, coinvolgimenti e connivenze al alto livello politico con l’irrompere sulla scena di un oscuro e misterioso personaggio chiamato “Venerabile”, oltre al ritrovamento di ingenti quantità di rifiuti tossici seppelliti nel corso dei decenni proprio nella zona degli scavi per la metropolitana.
    La scrittura di Fabiano Pini, intensa e precisa, capace di scandire magistralmente in ritmo della narrazione, rende fedelmente le sue intenzioni letterarie». Massimo Barile


    Opera Segnalata dalla Giuria «La leggenda dell’erpice d’oro» di Carmen Zardo, Asolo (TV). Questa la motivazione della Giuria: «Carmen Zardo, grazie ad una scrittura che miscela realtà ed invenzione, offre una narrazione che riporta alla luce la leggenda dell’erpice d’oro, nata nella pianura trevigiana dove si trova una sorta di collinetta tumulo intorno alla quale si tramandano misteriose storie e leggende.
    La narrazione sarà un viaggio a ritroso nel tempo, fino all’antico mondo contadino della campagna veneta, e vedrà come protagonista un uomo che ha fatto successo negli Stati Uniti e ritorna in Italia proprio perché ricorda l’antica leggenda dell’erpice d’oro che dovrebbe essere sepolto sotto la famosa collinetta.
    La sua intenzione è cercare il tesoro sepolto, ma l’impresa sarà un fallimento totale.
    La narrazione di Carmen Zardo cattura l’attenzione grazie ad una scrittura accattivante e capace di reinventare una misteriosa leggenda». Massimo Barile


    Alle opere Segnalate dalla Giuria oltre ad Attestato di merito, vengono offerte vantaggiose proposte di pubblicazione con l’assegnazione di copie in omaggio, in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit. A breve verrà inviata agli Autori premiati comunicazione in merito al successo conseguito a mezzo email.


    La Giuria ha inoltre selezionato una rosa di opere meritevoli alle quali viene offerto di pubblicare in volume con la casa editrice Montedit e di avere copie in omaggio. Nei prossimi giorni verrà inviata a mezzo email comunicazione con i dettagli agli Autori.

    L'Albo d'Oro:
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2026 XXXII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2025 XXXI Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2024 XXX Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2023 XXIX Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2022 XXVIII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2021 XXVII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2020 XXVI Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2019 XXV Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2018 XXIV Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2017 XXIII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2016 XXII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2015 XXI Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2014 XX Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2013 XIX Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2012 XVIII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2011 XVII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2010 XVI edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2009 XV Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2008 XIV Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2007 XIII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2006 XII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2005 XI Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2004 X Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2003 IX Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2002 VIII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2001 VII Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2000 VI Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 1999 V Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 1998 IV Edizione
    Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 1997 III Edizione
     
     
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